La resistenza antimicrobica (AMR) sta accelerando, e i dati globali ed europei più recenti mostrano quanto i prossimi decenni metteranno alla prova i sistemi sanitari.I numeri raccontano una storia chiara: le infezioni resistenti stanno aumentando, si stanno diffondendo e diventano sempre più difficili da trattare — soprattutto negli ospedali.
Ecco le cifre chiave che indicano cosa ci aspetta.
1. Entro il 2050, l’AMR potrebbe causare fino a 10 milioni di morti all’anno
Entro il 2050, l’AMR potrebbe causare fino a 10 milioni di morti all’anno, secondo le proiezioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Si tratta di un aumento enorme rispetto ai 1,27 milioni di decessi attribuibili all’AMR registrati nel 2019, come riportato dal progetto GRAM dell’Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME).
L’IHME stima inoltre che, senza interventi concreti, tra il 2025 e il 2050 l’AMR batterica potrebbe essere responsabile di oltre 39 milioni di decessi cumulativi. I modelli evidenziano inoltre che il peso delle infezioni resistenti ricadrà soprattutto sugli anziani e sulle persone con comorbidità, proprio nei sistemi sanitari più fragili.
Queste proiezioni sottolineano con forza l’urgenza di investire in prevenzione delle infezioni, uso responsabile degli antibiotici, rafforzamento delle strategie nazionali contro l’AMR e innovazione nella ricerca di nuovi antimicrobici.
2. La situazione in Europa sta peggiorando
L’ultimo rapporto di sorveglianza WHO/Europa ed ECDC mette in evidenza tendenze preoccupanti:
- Le infezioni da Klebsiella pneumoniae resistenti ai carbapenemi sono aumentate del 61% dal 2019.
- 1 paese europeo su 3 riporta livelli di resistenza ai carbapenemi pari o superiori al 25%.
- L’incidenza di E. coli resistente alle cefalosporine di terza generazione è aumentata del 5,9%, invece di diminuire come previsto.
Questi antibiotici rappresentano pilastri essenziali della medicina moderna. Perderli significa perdere la capacità di trattare infezioni comuni in sicurezza.
3. I batteri Gram-negativi guidano la crisi
Sia i rapporti globali che quelli europei evidenziano lo stesso gruppo di patogeni critici:
- E. coli — principale causa mondiale di batteriemie resistenti.
- Klebsiella pneumoniae — resistenza ai carbapenemi in aumento, raggiungendo il 25–50% in vari paesi.
- Pseudomonas aeruginosa e Acinetobacter spp. — con livelli di resistenza oltre il 50% in alcune aree europee.
Questi patogeni sono i principali responsabili di focolai ospedalieri e prosperano nei contesti sanitari dove l’igiene è inconsistente.
4. Gli ospedali restano l’epicentro dell’AMR
I dati mostrano costantemente che l’AMR è più pericolosa negli ambienti sanitari. Perché?
- uso frequente di antibiotici
- pazienti vulnerabili
- assistenza ravvicinata
- igiene e IPC non sempre rispettate
Gli ospedali europei — soprattutto nel sud e nell’est dell’Europa — riportano alcuni dei livelli più alti di resistenza della regione.
5. La prevenzione può ancora cambiare il futuro
Le proiezioni dell’IHME sono chiare: il futuro non è predeterminato.I programmi efficaci di prevenzione e controllo delle infezioni — soprattutto l’igiene delle mani — possono ridurre le infezioni correlate all’assistenza sanitaria fino al 70%.
Questo significa che milioni di morti potenziali possono essere prevenute attraverso:
- igiene coerente
- rilevazione precoce
- uso responsabile degli antibiotici
- investimenti per ambienti di cura più sicuri
I dati europei mostrano che i paesi con sistemi di sorveglianza e IPC più solidi registrano tendenze di resistenza più stabili.
Guardando avanti
Se le tendenze attuali continuano, i prossimi decenni potrebbero portare:
- più focolai ospedalieri resistenti
- aumento della resistenza ai carbapenemi
- maggiore pressione sulle terapie intensive
- mortalità in crescita, soprattutto tra gli anziani
Ma i dati indicano anche una via d’uscita: la prevenzione funziona — e funziona su larga scala.
Il futuro dell’AMR sarà determinato non solo dai nuovi farmaci, ma dalle azioni quotidiane che impediscono la diffusione delle infezioni.
Prevenire l’infezione significa rallentare la resistenza.
Fonti:
- WHO, Global Antimicrobial Resistance and Use Surveillance System (GLASS) Report 2025
- WHO Regional Office for Europe & ECDC, Antimicrobial Resistance Surveillance in Europe – 2024 Data
- IHME & University of Oxford, Global Research on Antimicrobial Resistance (GRAM) – Proiezioni fino al 2050
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