Rafforzare la prevenzione delle infezioni per ridurre il peso della polmonite nelle strutture sanitarie
Ogni anno, il 12 novembre, il mondo celebra la Giornata Mondiale della Polmonite — un’occasione per sensibilizzare su una delle principali cause infettive di morte a livello globale e per riaffermare la responsabilità collettiva nella sua prevenzione.
Sebbene la polmonite sia spesso percepita come una malattia acquisita nella comunità, rappresenta anche un rischio significativo correlato all’assistenza sanitaria. Negli ospedali, può colpire i pazienti più vulnerabili: anziani, persone con patologie croniche o in fase post-operatoria, e coloro che si trovano sotto ventilazione meccanica.
Polmonite: una minaccia silenziosa ma prevenibile
La polmonite si manifesta quando un’infezione provoca un’infiammazione dei polmoni, riempiendo gli alveoli di liquidi o pus. Ciò causa difficoltà respiratorie, febbre, dolore toracico e, nei casi più gravi, può portare al decesso.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la polmonite provoca oltre 2,5 milioni di morti ogni anno, molte delle quali potrebbero essere evitate grazie a misure efficaci di prevenzione e diagnosi precoce.
In ambito ospedaliero, la polmonite correlata all’assistenza sanitaria (HAP) e la polmonite associata a ventilazione meccanica (VAP) rappresentano una sfida importante, spesso legata alla diffusione di batteri resistenti agli antibiotici. Queste infezioni non solo prolungano i ricoveri e aumentano i costi sanitari, ma compromettono anche i risultati clinici e i tassi di sopravvivenza dei pazienti.
Il ruolo cruciale dell’igiene delle mani nella prevenzione della polmonite
Sebbene la polmonite colpisca i polmoni, la sua prevenzione inizia spesso dalle mani.
Le mani degli operatori sanitari rappresentano uno dei principali vettori di trasmissione dei patogeni respiratori tra pazienti, superfici e dispositivi medici. Mantenere una rigorosa igiene delle mani — soprattutto prima e dopo il contatto con i pazienti o la manipolazione di strumenti — è una delle misure più semplici ed efficaci per interrompere la catena del contagio.
Eppure, secondo il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC), un paziente su venti ricoverato in Europa contrae ancora un’infezione correlata all’assistenza sanitaria (ICA). Molte di queste infezioni, inclusa la polmonite, sono prevenibili attraverso corrette pratiche igieniche e protocolli di sicurezza ambientale.
Dalla consapevolezza all’azione
La prevenzione della polmonite negli ambienti sanitari richiede più della sola sensibilizzazione: servono impegno, coerenza e collaborazione tra professionisti.
Costruire una solida cultura della sicurezza significa garantire che l’igiene delle mani, la sanificazione delle superfici e la gestione corretta dei dispositivi medici diventino parte integrante della routine clinica quotidiana.
Ogni gesto di igiene contribuisce a ridurre la trasmissione dei patogeni e a proteggere chi si affida al sistema sanitario per ricevere cure.
In questa Giornata Mondiale della Polmonite, ricordiamo che ogni infezione evitata è una vita protetta — e che la sicurezza di pazienti e operatori nasce dai comportamenti quotidiani.
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